Storia della vitamina E
Quando si parla di vitamina E è importante ricordare che non si tratta di un’unica vitamina ma di un insieme di 8 sostanze liposolubili diverse, divisibili in 2 gruppi: il gruppo dei Tocoferoli e quello dei Tocotrienoli.
Ognuno di questi gruppi, a sua volta, è composto da quattro elementi: alfa, beta, gamma e delta. Per cui abbiamo:
– alfa tocoferolo e alfa tocotrienolo,
– beta tocoferolo e beta tocotrienolo,
– gamma tocoferolo e gamma tocotrienolo,
– delta tocoferolo e delta tocotrienolo.
La storia di queste fondamentali sostanze è abbastanza curiosa e poco conosciuta, a partire dalla loro scoperta che risale a circa 80 anni fa: si scoprì che nella soia poteva essere isolato un composto naturale di tocoferoli il cui iniziale utilizzo risultò potenzialmente utile nel limitare l’aterosclerosi.
A partire da questa scoperta, poi, un’azienda farmaceutica produsse una forma sintetica di vitamina E, nella versione dell’alfa tocoferolo e da quel momento si iniziò a considerare quest’ultimo come sinonimo di vitamina E, nonché come suo unico componente.
A seguito di una meta-analisi effettuata in tempi recenti, cioè dopo aver analizzato un certo numero di studi sull’argomento, vennero formulate ipotesi in merito a presunti effetti dannosi dovuti ad un eccesso di vitamina E.
Inutile dire che tali ipotesi si fondavano su studi che prendevano in considerazione un’unica forma di vitamina E, cioè l’alfa tocoferolo e, nella maggior parte dei casi, nella sua versione sintetica, ma il danno ormai era fatto e, per diverso tempo, tali preziose vitamine furono demonizzate e messe al bando.
Benefici dimostrati
Per fortuna, altre meta-analisi [1] e altri studi molto più approfonditi cominciarono ad evidenziare i numerosi benefici della vitamina E naturale e, in particolare, dell’altro gruppo di sostanze che la compongono, ovvero quello dei tocotrienoli, che risultarono avere un potere antiossidante mediamente 40-60 volte maggiore dell’alfa tocoferolo; inoltre i tocotrienoli sono in grado anche di integrarsi perfettamente nelle membrane cellulari, costituendo così un fattore utile contro l’ossidazione delle molecole che le compongono .
Una delle scoperte più importanti è stata poi quella di conseguire risultati migliori con la vitamina E quando si prendeva in considerazione tutto l’insieme dei suoi componenti, come suggerito peraltro da madre natura, che, infatti, non a caso, ci ha messo a disposizione la vitamina E in 8 forme diverse.
Oggi, dunque, questa vitamina viene considerata, a ragione, come una sostanza che protegge il nostro cuore: diversi ricercatori, infatti, hanno dimostrato che un composto naturale di tocotrienoli ricavato da semi di palma contribuisce a migliorare il metabolismo lipidico e quindi ridurre la crescita delle placche aterosclerotiche [2].
Altri studi indicano anche che i delta tocotrienoli possiedono proprietà tali da contribuire a mantenere in buono stato le pareti arteriose e, in particolare, a rendere la superficie delle arterie simile a quella di una “padella antiaderente” [3-5].
Accanto alla azione benefica cardiovascolare dei componenti della vitamina E giova ricordare il ruolo del coenzima Q10, che migliorando l’attività dei mitocondri apporta molteplici benefici all’organismo umano e contribuisce, nel tempo alla normalizzazione sia della pressione arteriosa che della funzionalità cardiaca.
Più recentemente, si è poi visto che la somministrazione del coenzima Q10 insieme ai tocotrienoli ha un effetto ancora più potente sulla normalizzazione della funzione cardiovascolare [6,7].
Altri studi hanno messo in evidenza l’azione di prevenzione e protezione della vitamina E, in particolare dei tocotrienoli, nelle malattie del sistema nervoso [8-10]. Buona parte degli effetti salutogeni dei tocotrienoli deriva dalla loro azione antinfiammatoria; di fatto, quasi tutte le patologie cronico-degenerative sono legate ad uno stato infiammatorio più o meno elevato (aterosclerosi, diabete, sclerosi multipla, Morbo di Crohn, artrite reumatoide, obesità, ecc…).
Per questo motivo, come abbiamo visto anche in altri approfondimenti, è di fondamentale importanza contrastare lo stress ossidativo e l’infiammazione cronica cellulare di basso grado che induce senescenza cellulare (quindi invecchiamento dell’organismo), portando al cosiddetto inflammaging.
Dunque, da un lato l’azione antinfiammatoria dei tocotrienoli [11] li rende di grande fruibilità, anche perché esenti dai noti effetti collaterali tipici degli anti-infiammatori steroidei (cortisonici) e non (FANS); dall’altro il complesso naturale della vitamina E (tocotrienoli in primis) contribuisce a regolare il metabolismo lipidico [12], senza gli effetti avversi causati in diversi casi dalle statine.
Una azione peculiare dei tocotrienoli è infine quella sull’anomala proliferazione di vasi sanguigni, presente per esempio nella psoriasi o in condizioni patologiche più serie come le neoplasie. Insieme alla vitamina C e all’Artemisinina, i tocotrienoli mostrano effetti anti-angiogenetici utilizzabili in vari campi della scienza biomedica [13,14].
Considerazioni e anticipazioni
Infine, alcune considerazioni pratiche: la forma sintetica di vitamina E è indicata come dl-alfa-tocoferolo e, per i motivi sopra citati, è sconsigliata per la somministrazione orale; nei tanti prodotti a base di vitamina E il principio attivo più rappresentato è l’alfa tocoferolo, che notoriamente ha un costo minore ma anche un’efficacia ridotta rispetto al complesso naturale dell’insieme delle varie forme di vitamina E; per questo motivo è importante utilizzare la vitamina E in tutte le sue forme, sia come tocoferoli che, soprattutto, come tocotrienoli, preferibilmente ricavati da fonti naturali: l’olio e i frutti di palma (Elaeis guineensis) sono particolarmente ricchi di queste preziose sostanze. Sarà proprio un composto naturale a base di tocotrienoli e tocoferoli, uno dei principali nuovi “ingredienti” dell’innovativo prodotto PROEON “Miteon PLUS” che sostituirà il Miteon e sarà a breve disponibile…coming soon!!
Bibliografia Vitamina E
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