Sempre più numerosi studi scientifici attestano che le proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antimicrobiche della curcuma la rendono un’ottima opzione di trattamento per una gamma di affezioni della pelle, tra cui eczema e dermatite atopica.
Gli effetti della curcuma su eczema dermatite atopica e psoriasi: focus su eczema e dermatite
L’eczema e la dermatite atopica sono note condizioni infiammatorie croniche della pelle, non facili da gestire, la curcuma può risultare di grande aiuto, poiché, assunta in giuste quantità, aiuta a ridurre arrossamenti e irritazioni.
Essa ha, inoltre, notevoli capacità antimicrobiche che aiutano a prevenire la crescita di batteri e funghi sulla pelle già fragilizzata.
la sua grande efficacia deriva anche dalle sue capacità antiossidanti che proteggono il corpo dall’attacco dei radicali liberi, che si trovano spesso nell’aria inquinata ma sono prodotti in grandi quantità anche dal fumo di sigaretta e da un’alimentazione e uno stile di vita scorretti.
Il cosiddetto stress ossidativo diventa estremamente dannoso quando le risorse proprie dell’organismo non combattono a sufficienza la presenza di radicali liberi.
Questi ultimi sono causa di molti danni nell’organismo in quanto, come afferma una recensione della rivista specializzata Pharmacognosy Review, alterano le proteine, il DNA e i lipidi e nel tempo creano un terreno che può risultare favorevole allo sviluppo di malattie come: cancro, artrite, malattie cardiache e morbo di Alzheimer.
Chi ha problematiche di eczema e dermatite atopica è più soggetto all’azione dei radicali liberi, come conferma uno studio pubblicato a dicembre 2013 sul Journal of Clinical &.
proprio per questo, le persone affette da questi disturbi dermatologici hanno una particolare necessità di assumere antiossidanti.
in questo senso diventa estremamente utile l’assunzione quotidiana di curcuma.
L’assunzione deve, però, essere bilanciata e sufficiente e ciò non può avvenire solo tramite l’utilizzo in cucina della spezia che viene attaccata dagli acidi dello stomaco perdendo una quantità importante di curcuminoidi che dovrebbero arrivare nel flusso sanguigno per svolgere la loro funzione.
Proprio una recensione pubblicata nell’ottobre 2017 su Foods da conto di questa evidenza.
Per questo motivo serve l’assunzione di integratori che contengano la giusta dose di curcuminoidi e soprattutto assicurino una alta biodisponibilità del principio attivo.
soluzioni
Gli integratori di curcuma bilanciati e di buona qualità ( come Procurcuma di Proeon) possono fornire le dosi più elevate necessarie per vedere i benefici riscontrati negli studi di ricerca.
Ad esempio, un integratore con 0,5 grammi (g) di estratto di curcuma fornisce circa 400 milligrammi (mg) di curcuminoidi (la curcumina è una forma di curcuminoide), mentre una porzione uguale della spezia macinata fornisce solo 15 mg di curcuminoidi.
Come trattamento per la cura della pelle, oggi, la curcuma è stata aggiunta alle terapie convenzionali da molti dermatologi ed esperti del settore.
Sempre secondo la recensione presente in Foods, alcuni studi suggeriscono che la funzione antinfiammatoria della curcuma la porta a svolgere un ruolo di eccellenza come coadiuvante nel trattamento di artrite, malattie cardiache e diabete.
In effetti, uno studio precedente ha scoperto che potrebbe essere più efficace dei comuni farmaci antinfiammatori come l’ibuprofene (Advil, Motrin) e l’aspirina.
Una recensione pubblicata nel gennaio 2018 sull’Open Access Macedonian Journal of Medical Sciences ha rivelato che la curcumina orale può essere un’opzione di trattamento efficace e sicura per un’altra condizione infiammatoria cronica della pelle: la psoriasi. Ma gli autori notano che sono necessari ulteriori studi prima che la curcumina possa essere raccomandata come valida opzione di trattamento senza supporto di altri farmaci.
Nel frattempo, una revisione edita nell’agosto 2016 su Phytotherapy Research ha rilevato che 10 studi su 18 hanno dimostrato che i trattamenti orali o topici con curcuma e curcumina hanno portato a miglioramenti significativi nelle persone con varietà di malattie della pelle.
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