In un precedente articolo pubblicato nel Blog Proeon, dal titolo “Vitamina D e microbiota intestinale: un’interazione/integrazione essenziale” abbiamo avuto modo di conoscere ed approfondire la benefica interazione tra la vitamina D3 e il microbiota intestinale. In questo articolo, proviamo a conoscere meglio specificamente il microbiota, ovvero quel complesso ecosistema di batteri, virus, funghi, protozoi e archea – noto anche come flora intestinale – che risiede nel nostro organismo, in particolar modo nel tratto gastrointestinale, pur presente in minor misura in molte altre sedi.

Solo per meglio rendere l’idea dell’importanza di questo “microcosmo” presente nel corpo umano, è sufficiente evidenziare pochi ma significativi dati: tale componente microbica è composta da un numero di virus che è circa 100 volte il numero delle cellule presenti nel corpo umano e da un numero di batteri pari a circa 10 volte il numero delle nostre cellule; inoltre, questa componente microbica comporta qualcosa come 3-4 milioni di unità geniche, contro le appena circa 20.000 unità presenti nel genoma umano, arricchendo indirettamente in maniera determinante il nostro patrimonio genetico.

La scoperta dei microrganismi risale a qualche secolo fa, ma solo in tempi recenti è stato evidenziata la correlazione tra il mondo microbico presente nel nostro organismo e la salute umana, e solo in questi ultimi anni è stato riconosciuto il ruolo cruciale che riveste il microbiota in tale ambito.
Negli ultimi 20 anni, infatti, gli innumerevoli studi sull’interazione del microbiota con la salute umana hanno sempre più evidenziato l’importanza fondamentale di questo ecosistema microbico per la nostra salute e per il nostro benessere, al punto da essere definito come il “secondo cervello”. Similmente si è evidenziato un asse intestino-cervello, ovviamente in parte basato sul microbiota intestinale, alla base di disequilibri psico-organici rilevanti.

Metagenomica

Grazie allo sviluppo della tecnologia e alla microbiologia moderna, siamo finalmente in grado di esplorare approfonditamente questo mondo microscopico. In particolare, grazie alla biologia molecolare che permette di sequenziare simultaneamente tutti i genomi (DNA) presenti all’interno di un campione, è attualmente possibile dal punto di vista terapeutico identificare e studiare l’intero microbiota, senza la necessità di coltivare microrganismi che richiederebbero condizioni ambientali molto difficili da replicare in laboratorio.

Con il termine “metagenomica” si intende proprio quella metodologia di laboratorio che consente di studiare sia il genoma umano che quello microbico con tecniche che non si basano sulla coltivazione, ma su sequenziamento e isolamento del DNA, ossia del materiale genetico sia dell’uomo che del microbiota, essendo comunque quest’ultimo condizionato dai notevoli cambiamenti a cui sono soggette le diverse specie microbiche nel tempo.
Le ricerche sempre più approfondite e le centinaia di studi pubblicati stanno sempre più evidenziando come il microbiota intestinale svolga un ruolo fondamentale in numerosi ambiti, tra cui quello immunitario in primis. L’assorbimento dei nutrienti e la sintesi di molteplici molecole metabolicamente attive passa inoltre dalla attività di questa flora simbiontica. Questa comunità microbica, può dunque essere considerata a tutti gli effetti una vera e propria “centrale di controllo” del corpo umano, al punto che, diversi studi hanno evidenziato la diretta correlazione tra un disequilibrio del microbiota intestinale e una condizione di infiammazione cronica cellulare di basso grado che sta alla base dell’invecchiamento umano (cosiddetta “inflammaging”).
Da questa azione modulatrice sullo stato infiammatorio cellulare deriva la conclamata interazione del microbiota praticamente con tutte le malattie croniche degenerative più comuni, quali aterosclerosi, diabete, obesità, malattie neurodegenerative, malattie autoimmuni, ma anche psicopatologie, come ansia e depressione.

In conclusione, il microbiota è un elemento cruciale per la salute umana e approfondirne la conoscenza può essere di fondamentale importanza per promuovere il benessere dell’individuo attraverso una nutrizione congrua ed un utilizzo di nutraceutici pre/probiotici all’uopo. Da ultimo, giova ricordare che anche la medicina estetica sta scoprendo l’importanza di una ottimizzazione del microbiota per coadiuvare una serie di terapie contro i più comuni inestetismi cutanei e sottocutanei.

Con l’occasione, la nostra azienda è lieta di anticipare che siamo prossimi a rilasciare sul mercato un nuovo prodotto con una formulazione innovativa e con i rinomati standard qualitativi Proeon, che avrà come ambito principale di applicazione proprio il microbiota: vi aggiorneremo non appena sarà disponibile nelle migliori farmacie e in tutti i canali di vendita Proeon.

Per conoscere il microbiota

Di seguito, un breve “dizionario” relativo ai termini più comunemente utilizzati in ambito di microbiota:

Disbiosi

La disbiosi è una particolare condizione di alterato equilibrio (si indica, invece, con “eubiosi” lo stato di equilibrio) tra il microbiota e l’ospite umano, che si può generare per diverse ragioni, quali, ad esempio: cattiva alimentazione, stili di vita poco sani, errata gestione dello stress cronico, fumo, abuso di farmaci o assunzione prolungata di antibiotici, ecc… specificando, di prassi, il
distretto corporeo interessato: disbiosi vaginale, disbiosi orale, disbiosi intestinale, ecc..

Microbioma

Con il termine microbioma si intende il patrimonio genetico complessivo del microbiota poiché rappresenta l’insieme dei genomi (DNA) di tutti i microrganismi presenti in un determinato ambiente.

Microbiota

Come abbiamo visto, per microbiota si intende quel complesso ecosistema di microrganismi (virus, batteri, funghi, protozoi e archea) che popolano e interagiscono con un dato ambiente (intestino, cute, mucose ecc.) e che svolgono diverse funzioni metaboliche. Il microbiota intestinale, in particolare, fa riferimento a quell’insieme di organismi microbici che sono presenti nel tratto
intestinale e che ne influenzano molteplici attività.

Probiotico

Per probiotico si intende un determinato alimento o integratore costituito da microrganismi (soprattutto batteri) viventi e attivi, in numero tale da essere in grado di esercitare un effetto positivo per la salute dell’organismo, in particolare per l’ecosistema intestinale.

Prebiotico

Per prebiotico si intende una sostanza organica in grado di fornire nutrienti per le specie batteriche intestinali al fine di stimolarne la crescita e l’attività.

Postbiotico

Oltre ai termini più utilizzati e noti di probiotico e prebiotico visti sopra, ultimamente si sta sempre più diffondendo il termine postbiotico, con il quale si intende una preparazione a base di molecole generate dal metabolismo batterico e in grado di apportare benefici fisiologici. Tali molecole derivano dalla fermentazione di matrici alimentari, in particolare del latte, da parte di batteri
probiotici. Postbiotici sono per esempio gli acidi grassi a catena corta (SCFAs) come butirrato (dalle note rilevanti proprietà benefiche per la salute umana), propionato, acetato.

Sindrome dell’intestino irritabile (IBS)

Per sindrome dell’intestino irritabile si intende un particolare disturbo cronico, molto diffuso e ricorrente, delle funzioni dell’apparato gastrointestinale, in particolare di colon ed intestino tenue, che implica un’alterazione della loro motilità (le contrazioni dei muscoli dell’intestino sono più lunghe e più energiche del normale), con vari sintomi quali  dolore addominale, crampi all’addome, stipsi, diarrea, gonfiore addominale e meteorismo.

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