Benefici del maqui – L’estate è un periodo di forte stress per la pelle e per l’organismo, sottoposti ad un aumento della produzione dei radicali liberi e quindi con un aumentato fabbisogno di antiossidanti. Al di là delle potenzialità innegabili dell’alimentazione nel supportarci in questo senso, ci viene in aiuto la nutraceutica con la possibilità di aumentare le nostre capacità antiossidanti mediante integratori a base di principi naturali, tra cui i polifenoli rivestono un ruolo principale.

I radicali liberi sono prodotti nell’organismo in condizioni fisiologiche, da reazioni biochimiche del metabolismo, in particolare all’interno dei mitocondri, le nostre fabbriche di energia endocellulari. Se prodotti in eccesso, i radicali liberi danno luogo allo stress ossidativo. Fattori ambientali come raggi UVA e UVB, quindi esposizione solare eccessiva, fumo attivo e passivo, inquinamento, alimentazione scorretta sia a livello di nutrienti che nei metodi di cottura, eccesso di attività fisica possono ulteriormente peggiorare lo stress ossidativo.

benefici del maqui

Il maqui è una bacca originaria della Patagonia del Cile che ha trovato un largo impiego per le sue straordinarie capacità antiossidanti ed energizzanti. Il suo potere antiossidante, misurato in ORAC (unità di misura che indica la capacità di assorbimento dei radicali liberi dell’ossigeno), è notevolmente maggiore di quello delle bacche di Gojii e di Acai, nonché della gran parte della frutta commestibile.

benefici del maqui

maqui attività antiossidante scala orac

Il Maqui agisce andando a neutralizzare i radicali liberi, grazie all’elevato contenuto di polifenoli della classe delle antocianine, soprattutto le delfinidine, antocianine piuttosto rare che oltre a svolgere un’attività antiossidante e antinfiammatoria, hanno un effetto positivo anche sulla regolazione del metabolismo energetico, ottimizzando l’utilizzo di grassi e soprattutto carboidrati e contribuendo quindi a regolare i livelli di alcuni metaboliti e ormoni.

La letteratura scientifica ha dimostrato inoltre come il maqui sia di ausilio per il benessere del sistema cerebrale e cardiovascolare, nonché della pelle, perché protegge dal foto-aging, ovvero, dall’invecchiamento legato all’esposizione ai raggi solari. Studi ne dimostrano, infatti, l’efficacia nel proteggere i fibroblasti (cellule di cui la pelle è ovviamente ricchissima) dal danno da raggi ultravioletti.

Inflammaging e benefici del maqui

Chiamiamo inflammaging l’infiammazione cellulare cronica di basso grado nel nostro organismo alla base dell’invecchiamento. La sua diffusione è figlia in primis dello stress ossidativo. L’azione significativa del maqui in senso antiossidante può venirci incontro sotto vari punti di vista con particolare riferimento alla prevenzione dell’invecchiamento cellulare. I polifenoli contenuti nel superfrutto possono aiutare a regolare l’infiammazione cellulare, un fenomeno naturale di alterazione dello stato della cellula.Se da un lato l’esposizione solare è fonte di arricchimento di vitamina D, dall’altro il sole è considerato il principale “nemico” della pelle quando si parla di invecchiamento.

Lo stress ossidativo porta, tra le altre cose, ad una riduzione della sintesi del collagene, molecola principale dell’epidermide che, insieme all’elastina, è responsabile del mantenimento di compattezza ed elasticità del tessuto. Un accumulo di radicali liberi può facilmente causare quindi perdita di tono ed elasticità dell’epidermide ed il conseguente invecchiamento della pelle.

Nell’ambito della pelle, oltre al danno diretto, i radicali liberi favoriscono anche reazioni negative quale, ad esempio, la formazione ed accumulo di AGE (prodotti avanzati di glicazione, da zuccheri) che portano ad una perdita di elasticità cutanea (la cosiddetta “caramellizzazione” della cute) e al conseguente incremento dei segni dell’invecchiamento, perché la rigenerazione cellulare subisce un notevole rallentamento.

Altri rischi

La letteratura scientifica degli ultimi trent’anni riporta numerosi articoli con dati che correlano elevati livelli di stress ossidativo a numerose malattie metaboliche e cronico-degenerative come diabete, aterosclerosi, malattie cardiovascolari e neuro-degenerative.

Il meccanismo principale che sembrerebbe correlare lo stress ossidativo alle malattie sopra citate potrebbe essere basato sulle alterazioni nel DNA, nei lipidi e nelle proteine, portando a possibili mutazioni cellulari e ad una infiammazione cronica cellulare, situazioni a loro volta correlate con i meccanismi di insorgenza delle principali malattie metaboliche e cronico-degenerative.

Come difendersi

Potenziare le difese antiossidanti dell’organismo si può, attraverso un’alimentazione ricca di antiossidanti e attraverso il consumo di integratori alimentari, all’interno dei quali sono concentrati i principi attivi naturali ad attività antiossidante, gli stessi presenti anche negli alimenti ma in misura meno concentrata.

L’azione sinergica di creme nutrienti-detossificanti per la pelle, una alimentazione ricca di antiossidanti insieme ad integratori ad azione eumetabolizzante e contro i radicali liberi, rappresenta il metodo migliore per godere appieno di tutte le proprietà benefiche del sole, riducendo i danni dello stress ossidativo legato alla senescenza, ad un errato stile di vita ed una errata nutrizione.

Un’ultima considerazione sui polifenoli, e specificamente sul maqui, riguarda le loro proprietà sia quali prebiotici (utili alla flora intestinale, il microbiota), sia in termini di attivatori di meccanismi epigenetici utili nella regolazione dei processi di invecchiamento in generale.

 

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