La curcumina è una sostanza estratta dalla radice della curcuma longa, pianta dalla quale si ricava la curcuma, una spezia molto utilizzata nella cucina indiana ed asiatica più in generale. La curcuma è il principale ingrediente del più conosciuto curry, spezia entrata da diversi anni anche nella cucina europea. La curcumina è il pigmento responsabile del tipico colore giallo.
La curcuma non è solo un’ottima spezia. La medicina Ayurvedica la utilizza da millenni come rimedio naturale per il trattamento di molte patologie, sfruttandone le proprietà antinfiammatorie, antisettiche, depurative e cicatrizzanti. Mal di gola, infiammazioni dell’apparato digerente o della pelle, scottature, fegato “appesantito”: la medicina Ayurvedica consiglia di aggiungere la curcuma a tisane, infusi o decotti per porre sollievo ed aiutare la guarigione di queste condizioni patologiche.
La ricerca scientifica negli ultimi ha focalizzato l’attenzione sullo studio delle proprietà antiossidanti ed antiinfiammatorie della curcumina. Si cerca di studiare sempre meglio come la curcumina possa essere un aiuto naturale nelle prevenzione di quelle patologie croniche degenerative che hanno tra le cause d’insorgenza uno stato infiammatorio, in particolare un’infiammazione cellulare cronica di basso grado. Parliamo di malattie cardiovascolari, morbo di Alzheimer, artrite reumatoide, sindrome metabolica.
Infiammazione acuta e cronica: quali sono le cause?
L’infiammazione è quel meccanismo di protezione necessario attraverso il quale l’organismo si difende da agenti estranei o patogeni, con l’obiettivo di rimuovere “l’invasore”, riparare i danni e ripristinare l’equilibrio cellulare e tissutale.
L’infiammazione acuta è una condizione che tutti abbiamo conosciuto e sperimentato, basti pensare ad un semplice raffreddore. Il microrganismo patogeno responsabile del raffreddore invade le vie aeree, il sistema immunitario reagisce e si manifestano i sintomi, che sono l’espressione di un’infiammazione (in questo caso delle vie aeree nasali) che viene così combattuta da cellule immunitarie ed anticorpi sino alla risoluzione della stessa.
La reazione infiammatoria provoca una momentanea infiammazione del tessuto, perché le cellule immunitarie reagiscono contro l’agente patogeno producendo molecole ad azione necessarie a distruggere i microrganismi estranei ma che infiammano inevitabilmente anche il tessuto circostante. Una volta cessata la reazione infiammatoria acuta, l’organismo provvedere a ristabilire l’equilibrio nei tessuti interessati.
Parliamo invece di infiammazione cronica. Fattori come stress persistente, alterazione del ritmo sonno-veglia, fumo di sigaretta, aumento di peso e obesità, stile di vita sedentario, alimentazione troppo ricca di zuccheri raffinati o comunque squilibrata, possono portare l’organismo a trovarsi in uno stato infiammatorio sistemico di basso grado ma cronico, le cui conseguenze non si manifestano immediatamente come nell’infiammazione acuta ma, senza opportune attenzioni, possono portare nel tempo all’insorgere di patologie cronico-degenerative in tutto il corpo.
Curcumina: antinfiammatorio e antiossidante naturale che aiuta a contrastare l’infiammazione cronica
Le proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie della curcumina sono conosciute da secoli. La scienza ci dimostra che sussiste la possibilità di sfruttare tali proprietà per contrastare l’infiammazione (nella sua forma acuta e soprattutto cronica), e quindi contribuire a prevenire l’insorgenza di malattie quali morbo di Alzheimer e di Parkinson, artrite reumatoide, sindrome metabolica e malattie cardiovascolari in generale.
La curcumina agisce come antiinfiammatorio andando ad inibire alcune molecole coinvolte nell’instaurarsi e nel mantenimento dell’infiammazione.
La sua azione antiossidante è più efficace della gran parte degli antiossidanti noti (per esempio, vitamina E e tocoferoli), e consiste nella neutralizzazione dei radicali liberi in eccesso e nell’interruzione della propagazione della catena di formazione degli stessi.
La curcumina ha, inoltre, un ruolo importante per il cervello: essa stimola la memoria e le funzioni cerebrali, andando a favorire la produzione dell’ormone cerebrale responsabile dello sviluppo e del mantenimento ottimale della migliaia di connessioni cerebrali.
Sempre a livello cerebrale, la curcumina potrebbe rallentare l’insorgenza della demenza senile, perché sembrerebbe essere in grado di inibire alcune proteine responsabili della degradazione delle connessioni nervose.
La curcumina ha un ruolo protettivo nei confronti del fegato, aiutandolo nella funzione di detossificazione dell’organismo e dell’apparato gastrointestinale riducendo le infiammazioni (per esempio colite e gastrite) e regolandone il microbiota.
Come assumere la curcumina: alimentazione e integratori
Occorre ricordare sempre che alimentazione e stile di vita giocano un ruolo essenziale nella prevenzione delle patologie cronico-degenerative.
L’alimentazione dovrebbe essere sempre più povera di zuccheri raffinati e al contempo più ricca di grassi “buoni” (derivanti da pesce, olio extravergine di oliva e frutta secca), di vitamine e fibre; è poi importante abbandonare la sedentarietà per dedicarsi di più al movimento. Altra cosa da lasciarsi alle spalle sono le abitudini sbagliate: fumo di sigaretta, eccesso di alcolici, mancanza cronica di sonno, ridotta o eccessiva esposizione solare.
Sempre parlando di alimentazione, la curcuma o “zafferano delle Indie” è una spezia che in cucina sta bene un po’ dappertutto: nei risotti, nelle zuppe di cereali e legumi, su carni bianche e pesce. L’utilizzo delle spezie in cucina è in ogni caso un’ottima abitudine, in quanto permette di cucinare pietanze saporite senza eccedere con il sale da cucina.
Nella tradizione culinaria europea la curcuma non si utilizza però routinariamente, come spesso accade nella cucina tradizionale indiana. Può quindi essere utile assumerla anche sotto forma di integratore alimentare. Da ultimo va ricordato che la curcuma assunta come spezia in cucina ha una assorbibilità (e quindi una biodisponibilità) estremamente bassa, il che ne compromette largamente i possibili benefici.
Procurcuma®: curcuma in compresse Proeon®
Procurcuma® è un integratore alimentare sviluppato da Proeon unico per composizione, dose e qualità. Una compressa contiene 700 mg di estratto secco di radice di curcuma longa (molto più benefico dell’estratto secco della pianta in toto) dei quali 600 mg titolati al 95% in curcuminoidi (la vera fonte di effetti benefici).
Le compresse sono gastroresistenti in virtù della filmatura esterna delle stesse che le rende resistenti per almeno 2 ore all’azione del succo gastrico e quindi molto più utilizzabili a livello intestinale (là dove deve avvenire l’assorbimento). Questo comporta che la biodisponibilità del principio attivo sia straordinariamente elevata, grazie anche alla presenza di piperina estratta da pepe nero, che ne favorisce l’assorbimento intestinale sino al 2000% in più.
Procurcuma® è indicato per contrastare i processi infiammatori in generale e lo stress ossidativo, oltre che per coadiuvare la funzione epatica/gastrointestinale e per migliorare i disturbi del ciclo mestruale.