Si sa che le feste natalizie sono da sempre occasione di pranzi e cene abbondanti, spesso fin troppo. Pertanto, in questo articolo parleremo di come affrontarli senza compromettere la nostra salute, specialmente se si deve mantenere sotto controllo il metabolismo lipidico e glicidico. Ma vediamo prima di tutto qualcosa sul metabolismo lipidico.
Il colesterolo è un composto lipidico steroideo che viene prodotto dal fegato e che compone la membrana cellulare ed è responsabile della sua permeabilità e fluidità. È, inoltre, precursore di molecole organiche importanti quali la vitamina D, gli ormoni steroidei (testosterone, estradiolo, cortisolo, ecc.) e i sali biliari. Ma soprattutto è utilissimo per la salute del nostro cervello.
Di tutto il colesterolo sono poi le lipoproteine a bassa densità (o LDL) e soprattutto le LDL ossidate a costituire le componenti di gran lunga peggiori per la nostra salute: sono infatti queste ultime a rappresentare la componente di lipidi soggetta a stress ossidativo e quindi capace di formare le placche aterosclerotiche dentro la circolazione arteriosa.
Valori patologici di LDL e soprattutto di LDL ossidate possono diventare preoccupanti oltre un certo limite e quindi è legittimo immaginare un aiuto, possibilmente di tipo naturale, per migliorare questi fattori di rischio aterogeno.
Il colesterolo viene introdotto anche attraverso i cibi ricchi di grassi animali come carne, pesce, salumi, formaggi, tuorlo d’uovo e frattaglie.
Il nostro organismo, in condizioni normali, trae beneficio da un livello adeguato di colesterolo, soprattutto se al di sotto di 240/260 mg/100 ml, ed è dotato di un sistema di controllo del colesterolo per cui più ne introduciamo con la dieta e meno ne viene prodotto a livello endogeno e viceversa, al fine di raggiungere il corretto fabbisogno giornaliero.
I rischi associati allo stress ossidativo delle LDL
L’European Society of Cardiology ha stabilito che il valore di colesterolo LDL, soprattutto della sua componente a particelle più piccole e più dense (VLDL), deve essere il più basso possibile per ridurre il rischio di infarto e ictus. Le LDL rappresentano, infatti, la componente del colesterolo più patogena specialmente se ossidate perché contribuiscono alla formazione delle placche nel nostro sistema cardiovascolare e quindi alle varie patologie croniche degenerative. Dunque, il nostro nemico reale non è di per sé il colesterolo, ma più correttamente la sua forma LDL, ancora più specificamente la sua forma ossidata (LDL ossidate).
Le LDL ossidate si formano a causa dello stress ossidativo, ovvero, un eccesso di radicali liberi nel sangue la cui produzione può essere esageratamente stimolata da errata alimentazione, fumo di sigaretta, esposizione a tossici, sedentarietà o attività fisica troppo intensa, ecc..
Le LDL ossidate, solitamente di dimensioni più piccole e più dense, si depositano nelle arterie generando un processo infiammatorio. L’infiammazione attiva i linfociti T e macrofagi del sistema immunitario e questi migrano a livello del vaso. I macrofagi inglobano le LDL trasformandosi in cellule schiumose, ricche di grassi patogeni appunto. Le lesioni a questo punto sono di natura infiammatoria e conosciute come “strie lipidiche”. Senza questo processo di ossidazione in definitiva il colesterolo circolante (o meglio le LDL) nel nostro sangue risulta poco o nulla dannoso.
Se permangono i fattori di rischio, le strie lipidiche hanno una forte tendenza naturale e deleteria a evolvere in placche aterosclerotiche. Tutto questo processo aterogenetico è poi alla base della eventuale cardiopatia ischemica, dell’arteriopatia degli arti inferiori, della insufficienza cerebro-vascolare con eventuali episodi di ischemia cerebrale e neurodegenerazione, di nefropatie aterosclerotiche, di stati ipertensivi e insufficienza cardiaca.
Prevenzione: alimentazione, antiossidanti e corretto stile di vita
Per ridurre il rischio associato alle malattie cardiovascolari è quindi definitivamente importante prevenire l’ossidazione delle particelle LDL.
Per quanto riguarda l’alimentazione, è importate assumere cibi ricchi di antiossidanti e anti-infiammatori, controllando l’assunzione di carboidrati in eccesso (fonte primaria dell’aterogenesi), evitando assolutamente i grassi idrogenati/trans e l’eccesso di grassi saturi, omega 6 e 9.
I grassi mono e poli insaturi sono classificabili tra i “buoni” perché, se assunti correttamente, hanno un ruolo benefico sull’apparato cardiovascolare in quanto riducono i livelli di colesterolo LDL, spesso a favore di quello HDL, conosciuto come “colesterolo buono”.
Gli Omega 3 (grassi polinsaturi) sono inoltre i precursori di molecole ad azione antiinfiammatoria e antiossidante, aiutando a prevenire la formazione delle LDL ossidate, nonché riducendo il processo infiammatorio cellulare cronico di basso grado, alla base di molteplici patologie legate all’aterosclerosi e non solo (diabete, obesità ,cancro, morbo di Alzheimer ecc.). Essendo grassi polinsaturi essenziali, gli omega 3 (DHA ed EPA) possono essere introdotti nell’organismo solo con la dieta.
Fonte principale di Omega 3 è il pesce: salmone, alici, sardine, tonno, sgombri ed altri tipi di pesce “azzurro”, o pesci grassi che vivono in acque fredde.
Altre fonti di acidi grassi essenziali (Omega 3 soprattutto) sono i semi oleosi (semi di lino, di girasole, di Chia, di zucca, ecc.) e la frutta secca a guscio (noci, anacardi, mandorle, ecc.) L’avocado, frutto tropicale ormai presente anche sulle nostre tavole, contiene sia acidi grassi essenziali che monoinsaturi, che gli conferiscono anche proprietà antiossidanti e nutritive utilissime per la nostra dieta che deve essere ricca anche di grassi “buoni”.
Il cibo “nostrano” più ricco in grassi monoinsaturi e anche in polifenoli è invece il classico olio extravergine d’oliva.
Per il resto, è utile praticare un’attività fisica moderata con frequenza costante, ed evitare tutti quei fattori che favoriscono la produzione di radicali liberi che abbiamo citato precedentemente.
Eonlipid: un aiuto contro il dismetabolismo dei grassi e degli zuccheri, ma anche contro i radicali liberi
L’integratore alimentare Eonlipid® Proeon contiene otto principi naturali (tra cui ricordiamo il Maqui, l’Idrossitirosolo e l’Amla) che aiutano a controllare i livelli di grassi nocivi, ma contemporaneamente anche i radicali liberi e lo stress ossidativo, diversamente dalla maggior parte di prodotti oggi disponibili che si concentrano solo o prevalentemente sulla componente lipidica, senza prendere in considerazione il danno ossidativo sulla stessa.
È indicato:
- per l’attivazione del metabolismo lipidico/glicidico;
- contro lo stress ossidativo e i radicali liberi;
- come coadiuvante nelle patologie degenerative cardiovascolari e cerebrali;
- contro i processi di aterogenesi;
- per il controllo del processo di inflammaging (senescenza e infiammazione cellulare).