La stagione estiva è un periodo particolarmente stressante per la pelle e bisogna prestare maggiore attenzione alla sua protezione, in particolare durante l’esposizione al sole, i cui raggi sono più intensi e penetranti rispetto alle altre stagioni.

Quali sono gli effetti del sole sulla pelle

Il sole regala alla pelle un colorito ambrato e luminoso, che è bello da vedere e che evoca la sensazione della spensieratezza delle ferie e delle vacanze. L’abbronzatura è dovuta alla produzione superficiale di melanina, pigmento scuro che per l’appunto “colora” l’epidermide difendendoci.

Il sole è un toccasana per l’umore, perché stimola il rilascio di serotonina e dopamina, neurotrasmettitori considerati degli “antidepressivi” naturali. I raggi solari sono, inoltre, indispensabili per la sintesi della vitamina D, necessaria a fissare il calcio nelle ossa, quindi importante per contrastare l’osteoporosi, ma di grande utilità in molti altri processi patologici cronici degenerativi.

D’altra parte, il sole è considerato il principale “nemico” della pelle quando si parla di invecchiamento. I raggi ultravioletti sono considerati uno tra i primi fattori responsabili dell’aumento dei radicali liberi nell’organismo, il cui accumulo porta a invecchiamento cellulare.

I radicali liberi sono molecole particolarmente reattive, prodotte dalle normali reazioni fisiologiche dell’organismo e normalmente eliminate dallo stesso, attraverso sistemi di detossificazione dati da enzimi antiossidanti intrinseci come le superossido dismutasi, le catalasi e le glutatione perossidasi.

I radicali liberi possono essere inattivati anche da molecole naturali esogene (che possono essere assunte dall’esterno) ad azione antiossidante, le quali sono in grado di stabilizzarne la struttura chimica impedendo loro di reagire con altre strutture cellulari danneggiandole. I radicali liberi sono, infatti, in grado di reagire con il DNA, i lipidi e le proteine delle cellule generando possibili mutazioni ed alterazioni oltre che infiammazione cronica e  riduzione delle difese immunitarie.

Radicali liberi e invecchiamento cutaneo

I radicali liberi diventano pericolosi quando si accumulano in eccesso nell’organismo. I raggi ultravioletti, insieme ad altri fattori esogeni tra cui fumo di sigaretta o alimentazione scorretta, aumentano la produzione di radicali liberi nell’organismo e può accadere allora che i sistemi di detossificazione e gli antiossidanti esogeni non siano sufficienti ad eliminarli o inattivarli. Si instaura allora una condizione conosciuta come “stress ossidativo”, che può portare ad invecchiamento cellulare a causa dell’azione dei radicali liberi, precedentemente descritta, su DNA, lipidi e proteine.

Lo stress ossidativo porta, tra le altre cose, ad una riduzione della sintesi del collagene, molecola principale dell’epidermide che, insieme all’elastina, è responsabile del mantenimento di compattezza ed elasticità del tessuto. Un accumulo di radicali liberi può facilmente causare quindi perdita di tono ed elasticità dell’epidermide ed il conseguente invecchiamento della pelle.

Nell’ambito della pelle, oltre al danno diretto, i radicali liberi favoriscono anche reazioni negative quale, ad esempio, la formazione ed accumulo di AGE (prodotti avanzati di glicazione, da zuccheri) che “caramellizzano” la pelle rendendola meno elastica.

Da qui l’importanza di proteggere la pelle dai raggi solari in maniera efficace per evitare, o comunque limitare, la produzione dei radicali liberi nell’organismo.

Proteggere la pelle dal sole: gli antiossidanti

Per controllare la penetrazione dei raggi ultravioletti nell’epidermide e nel derma valgono le raccomandazioni classiche, ovvero, non esporsi al sole nelle ore più calde, proteggere le parti più delicate come viso e occhi con occhiali e cappelli, applicare sulla pelle una crema protettiva con filtro solare adeguato al proprio fototipo, in ogni caso mai inferiore a 15 anche per le pelli più scure.

Per contrastare la produzione di radicali liberi si deve però agire anche dall’interno, potenziando le difese antiossidanti dell’organismo.

Assumere cibi ricchi di antiossidanti ed integratori naturali è sicuramente una strategia efficace per prevenire e combattere lo stress ossidativo, al quale la pelle è maggiormente esposta nella stagione estiva a causa dell’esposizione ai raggi solari.

I cibi ad azione antiossidante

Frutta e verdura di stagione sono tra i cibi maggiormente ricchi di molecole ad azione antiossidante, insieme a frutta secca, spezie ed aromi.

Tra le vitamine presenti in natura la A, la C e la E sono quelle che presentano la maggiore attività antiossidante. La vitamina C si trova in molti ortaggi tipici della stagione estiva tra i quali spiccano i pomodori, i peperoni, l’anguria, la lattuga e il crescione e nelle patate novelle, ma anche nel peperoncino, nel prezzemolo e nel timo. I pomodori contengono anche licopene, un carotenoide responsabile della colorazione rossa e con una spiccata azione antiossidante.

Parlando di carotenoidi, non si può non nominare il beta-carotene, che tra l’altro è la sostanza dalla quale l’organismo parte per produrre la vitamina A. Il beta-carotene si trova in tutti gli ortaggi di colore giallo-arancio che, non a caso, d’estate la natura offre in abbondanza. Carote, pesche, albicocche, melone estivo, contengono tutti questa preziosa sostanza.

La vitamina E è tipica della frutta secca e degli oli, quindi è contenuta in mandorle, noci e nell’olio extravergine di oliva, che andrebbe utilizzato preferibilmente a crudo.

Altra preziosa fonte di antiossidanti in natura è data dai polifenoli, una famiglia che conta migliaia di molecole naturali raggruppate in diverse categorie tra cui flavonoidi, lignine, acidi fenolici e stilbeni.

Nel gruppo dei flavonoidi rientrano le catechine, contenute in natura nel tè verde e nel cacao, e le antocianine, contenute principalmente nei frutti rossi e nelle bacche, tra le quali spiccano le bacche di Maqui, considerate una delle sostanze naturali con la più alta capacità antiossidante.

Per proteggere la pelle in maniera efficace, è quindi importante assumere quotidianamente anche una corretta quantità di antiossidanti.

Le bacche di Maqui per la protezione della pelle

Il Maqui, scientificamente Aristotelia Chilensis è una bacca originaria del Sudamerica, in particolare della Patagonia del Cile. Il suo potere antiossidante, misurato in ORAC (unità di misura che indica la capacità di assorbimento dei radicali liberi dell’ossigeno), è notevolmente maggiore di quello delle bacche di Gojii e delle bacche di Acai.

La sua straordinaria capacità antiossidante è da attribuire all’altissimo contenuto di delfinidine, polifenoli appartenenti alla famiglia delle antocianine, ed efficaci soprattutto per la loro biodisponibilità, ovvero, vengono assorbite facilmente ed efficacemente dall’organismo.

Le delfinidine sono particolarmente attive nel contrastare l’inflammaging, lo stato di infiammazione cronica latente di basso grado considerata alla base dell’invecchiamento. Esse sono in grado di riattivare la capacità di adattamento cellulare, che permette alla cellula di vivere più a lungo.

Le bacche di maqui sono, inoltre, ricche di vitamina A e C, potassio, calcio e ferro.

Maqui 500®: integratore unico per dose e qualità

Maqui 500® è un integratore ad elevato dosaggio di estratto secco di bacche di maqui: 500 mg di estratto secco di maqui, titolato al 25% in antocianine in una compressa.

L’integratore alimentare Maqui 500® è un valido supporto nella prevenzione dell’invecchiamento cellulare e nella protezione della pelle. Studi ne dimostrano l’efficacia nel proteggere i fibroblasti (cellule di cui la pelle è ovviamente ricchissima) dal danno da raggi ultravioletti, nonché nel migliorare il metabolismo degli zuccheri (anch’essi dannosi per la pelle come si diceva sopra).

Oltre a migliorare lo stato di benessere generale ed ottimizzare il metabolismo, il maqui dimostra quindi un’azione completa contrastando l’azione dei radicali liberi e proteggendo la pelle dal foto-aging, ovvero, dall’invecchiamento legato all’esposizione ai raggi solari.

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